EUROMETAL: il Carbon Border Adjustment Mechanism verso il varo

Nella primavera 2021 la presentazione agli stakeholder, approvazione attesa per giugno.

Emissioni, dazi, overcapacity e settori utilizzatori. Sono stati questi i quattro topic che hanno caratterizzato la versione digitale dello Steel Trade Day 2020 di EUROMETAL.

Dopo i saluti del presidente di EUROMETAL Fernando Espada, ad aprire gli interventi è stato David Boublil (European Commission DG Taxation and Customs Union) che ha acceso i riflettori sullo stato di avanzamento dei lavori per il varo del Carbon Border Adjustment Mechanism.

Il funzionario europeo ha spiegato che nel contesto di evoluzione verso la neutralità climatica l’Unione europea ha sviluppato delle politiche di sviluppo

«Dopo l’adozione del Green deal nel dicembre 2019, abbiamo avviato due step di raccolta di impressioni, in primis con soggetti qualificati e poi in maniera pubblica. Una lunga raccolta di pareri e documenti che si è conclusa lo scorso 28 ottobre. Ora siamo nella fase in cui stiamo studiando il materiale inviato, e stiamo stendendo dei modelli che possano tener conto delle indicazioni più rilevanti».

La maggior parte delle osservazioni è arrivata dalle varie associazioni di categoria dell’unione e quasi esclusivamente dell’Ue. Entro la prossima primavera dovrebbe essere elaborato il modello di nuova tassazione verde che verrà sottoposto agli stakeholder per poi arrivare all’approvazione definitiva nel mese di giugno 2021 se non vi saranno particolari problemi.

Il funzionario Ue ha anche risposto alla domanda su come i prodotti Ue potranno restare competitivi nel mondo evidenziando come la provenienza del materiale da fonti estere verrà paragonato a quello dei produttori continentali e dovrà sottostare ai medesimi standard ambientali del made in Ue.

Il focus si è poi spostato sui temi del commercio internazionale con l’intervento di Yuriy Rudyuk dello studio Van Bael & Bellis che si è focalizzato sulle normative europee in vigore, con un’attenzione particolare al confronto sul rinnovo del sistema di salvaguardia alla sua scadenza naturale indicata per il 30 giugno 2021.

Il problema è che se la misura fosse applicata oltre il periodo transitorio di tre anni si andrebbe in violazione delle regole del WTO, e ci si potrebbe esporre a richieste di risarcimento da parte dei partner commerciali. Eurofer comunque vorrebbe una revisione trasparente della norma per evitare le violazioni. Ciò che secondo l’esperto potrebbe verificarsi è una sorta di via di mezzo, con un ammorbidimento della norma se vi saranno segnali di apertura anche dalla nuova amministrazione Usa.

Per quanto riguarda invece le indagini in corso il focus si è concentrato sul tema della Turchia e delle importazioni di HRFS di cui lo scorso 13 novembre è stata avviata la registrazione per valutare dazi retroattivi. Una pre-disclosure sull’indagine è attesa attorno al 23 dicembre 2020, per poi arrivare ad eventuali misure provvisorie entro il 14 gennaio 2021 e chiudere con misure definitive il 13 luglio 2021

Emanuele Norsa si è concentrato sul topic dell’overcapacity evidenziando come la Cina negli ultimi anni abbia almeno in parte regolato la propria crescita, un atteggiamento che invece non stanno facendo altri player asiatici come India e Indonesia in cui la costruzione di nuovi impianti è ancora lontana dalla crescita proporzionale dei mercati di riferimento.

Infine l’analista di Eurofer Alessandro Sciamarelli ha rimarcato come aveva fatto alcune settimane fa l’andamento dei settori utilizzatorti di acciai e come il secondo trimestre dell’anno sia stato il punto più basso della discesa, con l’attesa di un rimbalzo nel terzo trimestre e un nuovo appiattimento negli ultimi tre mesi del 2020. In generale il settore delle costruzioni si è confermato essere il più resiliente e quello che dovrebbe mantenere un andamento stabile anche per il prossimo anno con un rimbalzo del 5% che potrebbe anche essere rivisto al rialzo alla luce dei piani infrastrutturali che i fondi europei potrebbero innescare. Per l’auto il recupero sul 2020 è invece atteso del 18% per il 2021.